Procedure minimamente invasive (non chirurgiche)
Lo stato di salute parodontale deve essere ottenuto nel modo meno invasive possibile, e quindi il più economico in termini finanziari. Questo è spesso fatto attraverso procedure non chirurgiche, tra cui “scalata” e ” root planning” (una accurata pulizia della superficie della radice del dente per rimuovere la placca e tartaro dalle tasche parodontali, la lisciatura della radice e la rimozione dei batteri tossici), seguita da una terapia medicinale aggiuntiva locale o anche generale a seconda dei casi.
Se la malattia parodontale è più avanzata, avendo colpito i tessuti adiacenti al dente probabilmente sarà raccomandata una terapia più invasiva, la chirurgia parodontale. Così, si possono descrivere quattro tipi di trattamenti chirurgici:
La riduzione della profondità delle tasche
Normalmente la gengiva intorno al dente deve essere fissata (aderita) ad esso. Se il dente è colpito dalla malattia parodontale, tanto la gengiva che l’osso sono entrambi colpiti, formando così le tasche parodontali. Nel corso del tempo queste diventano più profonde e più ampie, fornendo uno spazio crescente per la colonizzazione dei batteri che si sviluppano. Non rimossi a tempo, questi batteri continuano a distruggere i tessuti adiacenti, causando una maggiore infiammazione gengivale ed un maggiore riassorbimento osseo, cosicché alla fine il dente diventa mobile a causa della massiccia perdita di tessuto osseo, e l’obiettivo sarà l’estrazione.
Così, dopo una misurazione preliminare della profondità delle tasche parodontali, se queste sono già troppo profonde per essere pulite dal paziente attraverso la pulizia giornaliera, si ricorre alla riduzione della loro profondità attraverso la chirurgia. Durante questa procedura il medico incide la gengiva, esponendo così l’osso, che viene sottoposto a rigorose pulizie, regola le sue superficie, limitando così le zone dove i batteri potrebbero di nuovo ‘nascondersi’. Dopo aver pulito la zona di gomma influenzata, il medico riattacca la gengiva sull’osso recentemente pulito attraverso le suture.
I vantaggi di questa procedura sono che eliminando a tempo i batteri, si impedisce la progressione della malattia parodontale, dando al paziente un sorriso sano. Le tasche molto profonde sono anche più difficili da pulire, quindi un primo passo è la necessità di ridurle, di associare una cura orale estremamente rigorosa, aumentando così la prognosi del mantenimento di denti naturali sull’arco.
La rigenerazione dei tessuti
Se i batteri hanno causato un’eccessiva distruzione del tessuto (gomma, osso), il medico può raccomandare l’intervento chirurgico per rigenerarli. Seguendo i passi descritti in precedenza, dopo la pulizia dei tessuti, possono essere aggiunti dei fattori stimolanti per la rigenerazione dei tessuti che possono incoraggiare la capacità biologica del corpo di rigenerare la massa ossea perduta. Attualmente ci sono diversi fattori del genere, le migliori opzioni per il paziente saranno scelte dopo la discussione con il medico.
L’allungamento coronale per trattare la malattia parodontale
In questa procedura si ridisegna la gomma e l’osso in eccesso, esponendo più della corona del dente. Nel caso dei pazienti con “sorriso gengivale”, anche se i denti hanno un volume normale, essi sono coperti da una maggiore quantità di gomma. Per correggere questo, il medico usa l’allungamento coronale, rimodellando questi tessuti (gengive, ossa e gomma).
Gli innesti di tessuti molli
La malattia parodontale lascia la radice del dente (o di un gruppo di denti) esposta a causa di riassorbimento osseo, processo seguito immediatamente anche della retrazione gengivale, che fa sì che i denti appaiano molto più lunghi, siano più sensibili all’esposizione ai fattori esterni (calore, freddo, citrico, dolce). La retrazione gengivale può occorre anche a causa di una spazzolatura ‘brutale’ o sbagliata, o di un costante trauma sui denti, qualunque sia la causa, il medico può aiutare a determinare la causa e a rimuoverla prima del trattamento. Una volta controllati questi fattori, un innesto di tessuto molle applicato alla destra del difetto svanirà la continuazione della retrazione tanto della gengiva che dell’osso. Durante questa procedura, il medico prenderà tessuto dal palato, per riposizionarlo sopra il difetto.