Additivo osseo

Per soddisfare le esigenze di odontoiatria moderna di oggi, non è sufficiente solo di avere denti e gengive sane. È necessario che tanto i tessuti molli e quelli dell’osso della cavità orale provvedano un adeguato volume e consistenza. Nel processo alveolare, il sostegno dell’osso del dente, dopo l’estrazione del dente avviene sempre un riassorbimento osseo. Dopo l’estrazione di un dente, nel primo anno si riassorbe il 25% del volume iniziale dell’osso dove è stato il dente. Poi, l’osso continua ad essere riassorbito lentamente. Così, tre anni dopo l’estrazione, l’osso è riassorbito ad un tasso di 40% -60%. Cinque anni dopo l’estrazione, un osso che inizialmente aveva uno spessore di 8 mm può avere uno spessore inferiore a 3 mm. Per questo motivo, molto spesso, si richiede un trattamento dentale comprensivo anche di una fase di aumento (o aggiunta) di osso, soprattutto quando al centro d’interesso è una zona della cavità orale molto importante in termini di fisionomia. Inoltre, l’aumento osseo è necessario quando si vuole inserire un impianto in una zona molto richiesta in termini di masticazione. Aumentando la quantità di osso disponibile può essere inserito un impianto con una lunghezza e un diametro maggiore, questo avrà una maggiore stabilità e quindi sarà più sensibile alle richieste di masticazione. L’operazione chirurgica tramite la quale si ottiene l’aumento osseo può avvenire sia nello stesso intervento chirurgico con l’inserimento degli impianti o si preferisce un’azione separata a seconda della gravità del difetto osseo. Anche se l’operazione chirurgica di aumento osseo è una molto complessa, per il paziente è uguale a sopportare come una chirurgia dentale di rutina. L’anestetico locale viene utilizzato prima e dopo l’intervento il paziente prende antidolorifici e così il disagio sarà minimo.

I materiali utilizzati per l’aumento osseo sono l’osso autologo (osso prelevato dal paziente a cui è fatta l’aggiunta ossea), o prodotti sostitutivi ossei trattati, prodotti a base di fosfato di calcio, membrana parodontale etc.

L’osso autologo

Si raccoglie da diverse regioni del paziente, solitamente tutto dalla cavità orale. Durante l’operazione chirurgica, l’innesto osseo raccolto viene inserito nella zona in cui si desidera la riparazione di difetti ossei. L’osso del paziente fornisce dei buoni risultati. Lo svantaggio di questo metodo è che per il prelievo dell’innesto osseo è necessario effettuare un’incisione supplementare e quindi occorre un ulteriore trauma per il paziente.

Sostituto osseo di origine animale

Il più usato è l’osso bovino. Questo viene sterilizzato, in modo da non apparire reazioni di rigetto o infezioni. Anche se si ritiene che nelle operazioni mediante l’aggiunta di osso, l’osso aggiunto al paziente diventa l’osso del paziente, questo concetto è spesso falso. Di solito, dopo le operazioni di aumento osseo, l’osso proprio è stimolato a rigenerarsi, l’osso artificiale aggiunto offrendo soltanto una matrice ossea artificiale in cui saranno depositate le cellule ossee del paziente. Dopo l’operazione chirurgica ossea, come il nostro osso cresce in dimensioni, l’osso artificiale aggiunto viene riassorbito ed eliminato. L’osso della cavità orale è ovunque circondato dalla gomma. Dopo l’operazione di aggiunta, durante il processo di rigenerazione ossea, è molto importante che le cellule derivate dalla gengiva non penetrassero nel difetto osseo e che la qualità ossea neo-formata non sia molto bassa. Per evitare questo, si usano diversi tipi di membrana parodontale che isolano l’osso artificiale e il difetto osseo introdotto dalla gomma. Le membrane parodontali possono essere riassorbibili (vengono riassorbite con la formazione del nuovo osso) o non-assorbibili (vengono rimossi dal medico dopo che la riparazione è stata completata).

In molte situazioni, quando il dentista esegue una estrazione apparentemente banale possiamo essere raccomandati anche un intervento per aumentare la quantità di osso – l’aggiunta ossea. Nel trattamento odontoiatrico complesso quando si sa che viene inserito un impianto al posto del dente perduto, si preferisce effettuare anche un intervento chirurgico di aumento osseo per impedire il riassorbimento dell’osso alveolare.

 

FĂ O PROGRAMARE ACUM